Benessere udito

Audiometria: in cosa consiste l’esame dell’udito?

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L’esame audiometrico restituisce una panoramica dettagliata sullo stato di salute dell’udito. 

L’audiometria è la visita strumentale che consente di conoscere dettagliatamente le proprie capacità uditive. Si tratta di un test semplice, affidabile e indolore da poter eseguire anche presso centri acustici con personale qualificato. 

L’esame audiometrico rappresenta un’importante forma di prevenzione in quanto consente di rilevare l’eventuale presenza di ipoacusia, ovvero di perdita uditiva, e di porvi tempestivamente rimedio. Per questo motivo, le istituzioni sanitarie raccomandano di effettuare periodicamente questo test, rivolgendosi soprattutto alle persone sopra i 45 anni. 

Il benessere uditivo, infatti, impatta notevolmente sulla nostra salute fisica e mentale. Non a caso, come riportano le statistiche, le persone che trascurano i propri problemi di udito vivono una quotidianità meno soddisfacente, tendono ad isolarsi e ad avere poca fiducia in sé stessi. 

Ecco perché il controllo dell’udito può essere il primo passo verso una vita migliore.    

Ma in cosa consiste l’esame audiometrico? Quali sono le differenze tra audiometria tonale e audiometria vocale? Su questa pagina troverai le risposte che stai cercando.

Cos’è l’esame audiometrico?

Innanzitutto, è necessario fare una distinzione tra audiometria soggettiva e audiometria oggettiva:

  • audiometria soggettiva: consiste in un test che prevede la collaborazione del paziente. In questo caso, lo specialista si avvale di uno strumento elettronico chiamato audiometro e di una cabina silente, ovvero di una piccola stanzetta insonorizzata. Il paziente, infatti, verrà prima invitato ad entrare nella cabina e poi, dopo aver indossato delle apposite cuffie, sarà chiamato a riconoscere suoni che differiscono nel tono e nella frequenza. In base alle risposte, lo specialista riuscirà a formulare il referto finale chiamato audiogramma.
  • audiometria oggettiva: include vari esami in grado di far rilevare le risposte fisiologiche del sistema uditivo senza la necessità di interpellare il paziente. Utilizzando una strumentazione altamente sofisticata, lo specialista riuscirà a ricavare informazioni sul funzionamento dei timpani, dell’orecchio medio e della tromba di Eustachio. Inoltre, mediante l’utilizzo di elettrodi posizionati in diversi punti del cranio, l’audiometrista potrà cogliere le risposte cerebrali in seguito a stimolazioni sonore.

Nella maggior parte dei casi, viene eseguita l’audiometria soggettiva. Tuttavia, ci sono alcuni casi particolari che richiedono necessariamente una valutazione oggettiva come – per esempio – neonati, bambini piccoli o persone affette da gravi patologie

Ad ogni modo, il controllo dell’udito prevede esami specifici finalizzati a valutare dettagliatamente le abilità uditive rispetto a suoni o parole: si tratta dell’audiometria tonale e dell’audiometria vocale.

Audiometria tonale

L’audiometria tonale consente di rilevare la soglia uditiva, ovvero la minima intensità sonora di un determinato tono che il paziente riesce ad ascoltare in un ambiente silenzioso. Grazie a questo esame, lo specialista coglierà la “finezza” dell’udito di entrambe le orecchie per ciascuna frequenza. Sia per la conduzione aerea, sia per la conduzione ossea.

Di norma, il paziente ascolterà prima i suoni più gravi e poi, gradualmente, i suoni più acuti. 

Audiometria tonale liminare  

Questo specifico test ha l’obiettivo di rilevare la soglia uditiva per i toni puri, ovvero per i suoni che presentano una frequenza definita, appunto, “pura”. Senza armoniche. 

Questi toni, che possono essere riprodotti soltanto digitalmente, sono onde sonore perfettamente sinusoidali. Ed il paziente le ascolterà riprodotte ad un volume alla soglia dell’udibile.

Audiometria tonale sopraliminare

Attraverso questo test, lo specialista riesce a cogliere la capacità uditiva simulando condizioni di funzionamento uditivo ordinario. In altre parole, il paziente verrà sottoposto a stimoli sonori di intensità superiore a quella minima.

Audiometria vocale

Al posto dei suoni, l’audiometria vocale contempla l’ascolto di parole di varia tonalità e intensità. Oltre all’ascolto, il paziente verrà invitato a ripetere le parole che riuscirà a udire dalle cuffie.   

Anche in questo caso, il suono cambierà di tono e intensità. 

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